giovedì 6 aprile 2017

Re-Play, Red-Bull, Ready-Vivi


La sera del venerdì (31 marzo) mi inizia a montare una adrenalina a dosi massicce che per addormentarmi al posto della tisana mi sparo la prima redbull.
Preparo i panini, per me quelli con il salame Golfetta, per LA quelli con lo speck e il formaggio; da solo nel silenzio della cucina, sembra un rito quasi maniacale.
Nello zaino ci sono Pringles e Billy Billy per il viaggio, un paio di buste di caramelle gommose di quelle che ti si caria un morale d’oro dopo il primo minuto di masticazione, e infine una felpa giusto nel caso faccia fresco dalle party di Modena, anche se a Roma sembra già estate e girerei in infradito e bermuda! Nella tasca metto i biglietti, la lista dei giochi da vendere con nomi, telefoni, prezzi e un reminder su tutti i giochi e persone che vorrei giocare/salutare.
L’appuntamento è alle 6:00 sotto casa di Steteo che per fare compagnia a LA decide in zona cesarini di portare il padawan Rey. A chiudere il pentagramma di stonati è Cissinho, che vincerà il premio “Braccino-Corto-Play-2017” ma capiremo dopo il perché.
Prendo sonno verso mezzanotte leggendo il regolamento di The Others… intendiamoci: il gioco è una figata pazzesca ma quando sto a letto anche la rivista “le Ore” mi farebbe l’effetto di un prozac+.

Alle 4:35 sono in piedi allertato dall’urlo supersonico della piccola MD che fa il richiamino del biberon.
Alle 5:20 sveglio LA che al mio “cavolo siamo già in ritardo” si butta giù dal letto neanche fosse Jason Bourne quando gli sparano, veloce come una pantera, lucido come la boccia di Mastrolindo dopo una passata di cera di Daniel-San.
Alle 4:35 saliamo in macchina… ho un De Ja Vous ma è solo l’orario del cruscotto ancora in modalità Solare. Le strade sono deserte così imposto la centralina-clan-destina sulla modalità Need4SpeedUnderground e in meno di 30 minuti siamo sotto casa di Steteo… poi il dramma… IL PARCHEGGIO!!!!
Dopo 10 minuti ci recuperano Steteo, Rey e Cissinho già caldi in macchina con soundtrack ONE dei Metallica (robetta leggera per timpani fini). Nell’abitacolo sento odore di Regina di Token… in realtà sono i suoi famosi tramezzini che ricamano l’aria con sinfonie di gusto e carciofini! Sta volta ne ha fatti talmente tanti (in una confezione anti-urto da vera master-cheff) che non ce la faremo mai a finirli tutti….. IMPOSSIBILE!
La nuova Stet-Mobile pompa di brutto, silenziosa e insonorizzata spinge il cuore oltre l’ostacolo e ci porta alla fiera di Modena in un tempo record nonostante gli errori sull’autostrada che ormai sono un rito.

IL PARCHEGGIOOOOO
Alle 10:30 il parcheggio della fiera è al completo… vediamo gente venire a piedi da Udine e dintorni…. “Una sgambatina da Decathlon” ci rispondo certi quando chiediamo. Ma a noi Decathlon fa l’effetto dell’ortica nelle mutande e camminare con le centinaia di scatole che compreremo è già un incubo da svegli… così scatta la mossa alla Mandrake di Steteo: “Ragà, quasi quasi chiedo a questa Azienda Agricola se ci fa parcheggiare…”, tentare è lecito, riuscire è matematico!

Il signor Giancarlo (Messori) ci accoglie a braccia aperte al grido di: “MA CHI VE MANNA AHOOOO!” e con la moglie ci vendono una cassa di Lambrusco, il cd di Ligabue con tanto di popcorn, un set di pentole, una scatola piena di Tapperware e un viaggio andata e ritorno per Lourdes a soli 5 euro: “dai compriamoci ste due bocce a testa va…. Sarà un bel souvenir!” ridacchio io mentre trangugio salame di cinghiale, pizza bianca e degusto otto nove bicchierini di rosso…. A stomaco semivuoto (o mezzo pieno, dipende dai punti di svista).
Sistemate le ultime cose ci immergiamo nel ventre della bestiaaaaa.

In 30 minuti esatti consegniamo tutti i giochi da scambiare/vendere (così saluto Alessandro Pabis, Federico Ferraro e Alex Cremona fino ad ora visti solo nelle foto di faccialibro); per me è una prima prova di grande maturità ludica perché in vita non avevo mai venduto nessun gioco, neanche i più merdosi cofani abbozzati comprati tanto per fare numero… Sono grande ormai mamma, guarda come mi diverto. Poi ci dirigiamo verso gli stand.
A colpo d’occhio è tutto più sistemato, molti espositori hanno preso spazi anche nel padiglione B, i tavoli sono tanti, sembra tutto molto promettente.

Mentre camminiamo per lo stand Asmodee (PS: servizio assistenza con Simona.... INSUPERABILI) mio figlio riconosce BloodRage con la stessa spiegatrice di Lucca (Teresa): non gli era andato giù ad ottobre di non essere riuscito a provare quel gioco così ci piantoniamo al tavolo per quasi 40 minuti e alla fine riusciamo a giocare la nostra partita, visto che da indicazioni della stessa Teresa, per permettere un corretto RoundRobin e far provare a quanti più interessati possibile il gioco, vengono fatte giocare per intero le sole due ere iniziali. Un’ottima strategia per poter cogliere gli aspetti salienti del gioco senza occupare il tavolo per più di 90 minuti (tipico alla prima partita).
BloodRage ha regole semplici ma volendo si può giocare molto profondamente. L’alta interazione deterministica fa si che gli scontri siano calcolabili e la possibilità di prendere punti Gloria morendo valorosamente nel ValHalla è un modo divertente per darsele di santa ragione. Le miniature CMON sono pazzeschissime e rifinitissime che appena ci capita la carta Troll durante il draft ce la inguattiamo zitti zitti nella nostra mano di carte.

Agzaroth, il goblin leggendario; di fianco uno sconosciuto :D
Dopo un salto da Alan D'Amico per l'immancabile autografo sul coperchio di Kepler3042, siamo ormai all’una passata e mettiamo gli occhi sul tavolo Goblin di Cry Havoc, vincitore del Goblin Magnifico.
Stavolta i giocatori che ci precedono portano a termine la loro partita fino all’ultima goccia di linfa vitale che scorre loro in vena… praticamente crepano di anzianità sul tavolo e fanno scendere latte acido nelle nostre ginocchia  e palle ormai avvizzite. Alle 14:00 ci sediamo ma lo spiegatore (Giangi) ha talmente tante interruzioni dall’altro tavolo che la sua spiega dura quando un film porno con Sting.
Cry Havoc è molto figo, sembra un american ma si scopre subito l’assassino: è un german di maggioranze con interazione deterministica e strategia che scorre come un fiume in piena. I componenti sono ottimi, le meccaniche semplici, l’iconografia TOP anche se le carte riportano testo (semplicissimo in inglese).

Tuxx, Sgananzium, Alex Quarella
Per giocare, vista l’attesa fatta, saltiamo la conferenza con gli Splotter e perdo l’occasione si salutare MaxT (che insieme a Mingozzi) sarà uno dei pochi che non rivedrò in fiera, SIGH SIGH!
Per la spiegazione servono trenta minuti, per ottimizzare provo a fare un salto da Red Glove per provare WarStones con Andrea Bianchin (Sgananzium) in compagnia di Alex Quarella, ma c’è già una partita in corsa e resto il tempo per capire che il gioco è bello e che chi di schicchera ferisce di schiccera perisce. Chiarvesio deve aver pensato che la strategia e le combo possono essere applicate anche ai giochi di destrezza e sembra ci sia riuscito a pieno… vediamo come sarà il gioco definitivo in uscita tra qualche tempo.

Tornato al tavolo Goblin trovo la spiegazione allo stesso punto… Giangi è stato fagocitato più e più volte quindi non mi sono praticamente perso nulla.
Iniziamo! Io prendo i Trog, Steteo i Frati cappuccini, Rey ed LA prendono le macchine (tipo il robot di robocop) mentre Cissinho prende gli umani.
Ogni fazione ha le sue peculiarità, ognuno ha le sue chicche ma il gioco già bello strizzato in fase di selezione per il contest dei piccoli giocatori verdi sembra essere perfettamente bilanciato dando identiche chance a tutti.
Si comincia con i Trog al centro e gli altri intorno. Si parte con una mano di 4 carte pescate dal proprio mazzo, poi si andrà a rimpinguarlo con carte dal tabellone per crearsi un deck con i controcaxxiRotanti e le alabardeDiRocco. Tra le azioni c’è il movimento per scoprire il territorio e occuparlo, la proliferazione di ometti, la costruzione di edifici, l’attivazione di edifici. Via via che le carte aumentano si innescano combinazioni sempre più potenti e mentre qualcuno punta ad opzionare il conteggio punti, c’è ci prova ad espandersi più velocemente per bruciare un turno agli avversari, chi raggranella cristalli, chi cigola da tutte le parti e usa grasso al litio e olio al silicone per espellere particelle di acqua dai cuscinetti arrugginiti. Gli umani puntano su strategie dominanti ma in un tabellone troppo stretto per la sopravvivenza di tutti ne vince sempre solo uno.

Per smorzare un po l'entusiasmo
Cry Havoc si dimostra un bel cinghialone tedesco ma che una volta rodato il gruppo può volare via in due ore tonde come le curve della Caprioglio.
Mentre giochiamo parte la sequenza di incontri romani della serie: “più facile incontrarsi a 450km di distanza che sottocasa!. Luca Leoncavallo, Damiano Quattrone, Alessandro Friend Fravili, Leonardo Caviola e Kuldran McInnis. È un gran bella sensazione sentirsi a Roma stando comodamente a Modena :D
Durante i tre round di del secondo turno, mentre siamo intenti a spaccarci le ossa ben benino, alle porte delle 16:00 mi arriva una fame ladra-maledetta che neanche CheffRubio-fusione-ManVsFood! Mi attacco all’unico panino della cricca, quello di Cissinho. Per spostarci leggeri abbiamo mollato tutto in macchina compresi gli ENNEMILA TRAMEZZINI e il mio zaino pieno di Tesssssoooorooooo.
Simone Tansini e l'irriducibile baracchino di Sipario!
Rey ed LA sono talmente in preda che vanno avanti ad aria e spostamento di miniature. Poi finalmente riesco a darmi una punta con Emanuele Monera (Playbazar.it) e recuperate un po di scatole mi sparo la combo: autografo + foto con gli Splotter e fuga in macchina per riporre il prezioso bottino recuperando la pappa-buona, per me come il casco per Hurricane Polimar o la borsa per Mary Poppins: tornato al tavolo trangugio tipo betoniera e sul finale di partita mi tracanno 4 panini d’un fiato e prosciugo 2 redbull… COME NUOVO!
Davide Marva con Simphony della Doppio Gioco Press
Salutiamo e ringraziamo Agzaroth a nome di tutti per l’impegno dei Goblin e ci rimettiamo in moto.
Mentre ci spostiamo colgo l'attimo e saluto Mario Sacchi e Danilo Sabia dalla Placentia Games e Post Scriptum. La calca è in fase calante, ci si muove con un minimo di semplicità in più e così ne approfittiamo per visitare il padiglione B. Gli scorsi anni non ci avevo fatto che una rapida corsetta giusto per dire: “Si Si visto.. ma cazzfigata era il padiglione A?”. Stavolta invece lo assaggiamo come si deve: oltre a Simone Tansini e al suo baracchino di Sipario (uscita quest'anno l'espansione del gioco di carte sull'opera dove ci si da frustate a suon di corde vocali, ora aperta a partite in coppia con l'aggiunta di carte compositore... MEGACOMBO!), c’è anche la Doppio gioco Press e il Davide Marva in modalità spiegatore: Simphony e Frogg Kiss mietono vittime con il loro infuso magico.  Mentre una pazza furiosa acquista la versione Deluxe di MEGACIVILIZATIONS ne approfitto per comprare un pluches alla piccola MD rimasta a casa con la mamma e l’amica Vari… Vari-cella! UNA VERA PRIGIONIA AHAHAHAH!

Mega Civilization Dluxe.... TRECENTO PIPPINI!
Il padiglione B è bellissimo, forse la chicca della fiera: tantissimi stand per famiglie, giochi in legno, i giochi di strategia bellica come i plastici e le minia militari. Vedo per la prima volta una versione reale di HeroScape che pensavo esistesse solo nei racconti di Dado quando va dall’amico Raistlin.
Infine tantissimi tavoli demo molto meno accalcati sempre delle principali case editrici e/o espositori che nel padiglione A sono presi d’assalto tipo treno dalla banda di banditi nel solito spaghetti Western!
Tornati a “casa-base” però, sentendo il richiamo dei nerd tipo Ulisse con le sirene, ci piazziamo nuovamente nel padiglione A nell’IMPERO di DvGiochi che ogni anno si ingrandisce di un centinaio di metri quadri… (forse tendo ad esagerare parecchio quando racconto le cose :D). Dopo un saluto a Barbara Rol e una rapidissima attesa ci sediamo al tavolo di Tikal dove  Lucrezia (anche nota come “cinquanta sfumature di piercing” per le tante palline colorate conficcate nell’orecchio) ci introduce al misterioso mondo Azteco e alle sue foreste con tanto di Ziggurat e peones scavatori. Qui tra un saluto ad Andrea Alby Lil Kim e una chiacchiera con i passanti che si mettono ad ascoltare al piega, iniziamo a giocare seriamente.

Dopo 20 anni, ancora un gioco fresh!
Si tratta di un capolavoro di quasi 20 anni fa che torna alla luce con un’edizione prestigiosa e pregiata in termini di materiali e design. Il gioco è semplice nelle meccaniche quanto profondo ed immersivo nei ragionamenti: si tratta di piazzare una tessera esagonale rispettando le regole di piazzamento, poi spendere i dieci punti azione necessari per rinfoltire i propri aiutanti sul tabellone, spostarli, far erigere loro piramidi agli dei, farli salire sulle piramidi e totalizzare punti per finire la partita al top. La bellezza sta nella bastardaggine della partita in quattro giocatori, dove non ci si può mai rilassare un secondo, se costruisci verso l’alto, quello dopo di te potrebbe piazzarsi sulla piramide da te faticosamente costruita col sudore della fronte e i calli sulle mani.

Sul finale ci facciamo un altro giro per i tavoli, vorremo provare Amun-Re con Vincenzo-LoSpiegatoreAlfa-Ricci ma il timer del nostro varco spazio-tempo Roma-Modena si sta per chiudere, tiriamo il filo della sacca gestazionale tra l’hobby e il viaggio padre-figlio.

Il record di spese folli va a Steteo che sfiora le trecento-sterle con Cry Havoc, Harkam LCG, varie espansioni di The Others, Indonesia, Navegador... seguo io con circa duecentocinquanta fiorini per Imperial 2030, Delphi, due espansioni di Orleans, Indonesia, San Juan e via dicendo....
Ma il vero record, stavolta in negativo, meglio ricordato come "stitichezza-ludica" ad imperitura memoria va a Cissinho-Braccino-Corto che con CINQUE EURO (non cinquanta... CINQUE!!!) sbaraglia ogni conocorrenza possibile tra noi tossici.
Compattiamo scatole, giacche, trick e track nel portabagagli, salutiamo l’Azienda Agricola Messori e ripartiamo. Steteo sembra Niki Lauda, entra in modalità RACE-ON, passiamo in qualche warp perché dal finestrino intravedo strani mezzi non convenzionali per alieni in grado di guidare con le braccia appese all’insù tipo gorilla.
Pazzo da legare
Ci ritroviamo a Roma in TRE ORE SECCHE! Dio benedica la BMW e la germania che la produce, la stessa terra che ci dispensa giochi strategici, crauti, salsicce e birra buona!
I saluti li facciamo con LA che già dorme da un pezzo…. Metterlo in macchina trasbordando i giochi è un lavoraccio, quasi come metterlo nel letto dopo mezz’ora di macchina fino a sottocasa.
Mentre spengo gli occhi, la mente resta accesa ancora per un po’ con tutte le immagini di Modena Play, degli amici, quelli visti e quelli sfiorati, dei giochi, quelli provati e quelli intasati, degli scontrini, quelli fatti e quelli occultati, dei figli, quelli stanchi e quelli gasati, dei dadi, quelli sfigati e quelli rollati, dei cosplayers, quelli purciari e quelli isolati, dei panini, quelli stragonfi e quelli ingoiati, delle bibite extra-energy, quelle bevute e quelle sbavate…. Come sempre
TANTA ROBA!

























                                                             

9 commenti:

  1. Grande, grandissimo Albo!!

    Sempre bella la Play, nonostante i parcheggi impossibili, le file ciclopiche ai tavoli esperienziali (non li chiamerei demo per come vengono interpretati), i bagni stile Calcutta e qualche altra amenità.

    Ma a che serve la Play se -tra una Play e l'altra- per un anno si gioca, si trangugia ogni articolo, video, contenuto che il web possa offrire, si parla del mondo ludico ad ogni occasione.

    Cosa ci spinge a fare 800 km in un giorno (6 ore per la verità, sperando che il tutor abbia dormito pure stavolta)?

    Lo hai descritto molto bene tu: le persone sono il motore della play.

    Le persone che compongono questo strano mondo dei giocatori da tavolo, tutte e ciascuna a loro modo originali.

    La play serve a dare un volto ai nuovi personaggi conosciuti virtualmente negli ultimi tempi, a salutare i già noti, a vedere se il pizzetto di Agzaroth è diventato un pò più canuto etc etc.

    Poi per carità ci sono anche i giochi, lo shopping compulsivo (o il braccino corto che è l'altra faccia della stessa medaglia), le tigelle, le riffe e i gadget dei goblin...ma, alla fine per me la play è il momento in cui il tavolo di gioco si allarga e in poche ore da 4 persone, se ne aggiungono qualche centinaio a condividere la stessa passione.

    Adesso trovare il modo di riempire le serate fino ad Aprile 2018, ma sono sicuro che voi della cricca una mano me la darete. Dajeeee!!


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    1. Eh si Stè! Se ci si sveglia ad orari impossibile, si guida Fast&Furious (nun te pago un'euro de multa sia chiaro eh! :D), si mangia ad penis segugium, si piscia nella bottiglia e si gioca poco per rivedere tante persone, un motivo ci sarà....
      Play non è solo una fiera del gioco ma una mega Jam di personaggi, caratteri, novità, chicce...
      insomma: i ghiochi sono importanti ma ci si può concentrare su tanto altro.
      Chiaro che se tutti i tavoli fossero vuoti o iper organizzati tipo i treni in giappone saremmo tutti più contenti, ma lasciamo che il tempo e qualche post al vetriolo facciano il resto :D

      Ci vediamo stasera per mettere sul tavolo le prime novità!
      DAICAZZOOOO!!! XD

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  2. Grandissima giornata ragazzi!!!
    Sempre stancante, ma troppo bella :D

    Sono d'accordo con voi, Play è soprattutto le persone, gli appassionati, i Goblin, le novità, la caccia all'occasione, l'angolo grognard, gli incontri con gli autori, i tramezzini in macchina e il panino volante in fila per un tavolo...

    Tanto si può migliorare e quest'anno, specie sabato mattina e primo pomeriggio, era veramente affollata tipo mercato di Marrakech e trovare posto al tavolo di Cry Havoc è stato piuttosto snervante... però si fa perchè non resistiamo a buttarci in mezzo a questa gabbia di matti :D

    E poi poter parlare con gli Splotter e farsi raccontare tutte le meccaniche del loro prossimo titolo non ha prezzo :D

    La cosa che mi fa più ridere è che ho speso più di VINI che di GIOCHI ah ah ah.
    Quest'anno mi è preso il momento del tirchio e, nonostante fossi partito con l'idea di spendere un botto, alla fine mi è venuto un blocco :D
    Ma non temete, è solo perchè ho riflettuto sui futuri acquisti ancora non presenti a Modena: Terraforming Mars ITA, Pax Renaissance e il KS di Brass e poi voglio AGRICOLA 3er EDIZIONE e The Others (a un prezzo decente...) !!!!

    P.S. Chiaramente scherzavo, gli Splotter hanno la bocca più cucita di Deadpool nello spin-off di Wolverine :D

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    1. Il premio Braccino-T'Inculino è tuo... non ci provare a buttare li delle scuse Cì!
      Poi c'è Steteo che spende tre cucuzze, torna a casa e in meno di 3 giorni compra un kit expa per Arkam LCG.... SEI IL NUMERO UNO STè!

      Comunque l'unica vera ragione di mio attapiramento in questa Modena-Play non sono le file, non è la mancanza di Cosplayer mezze nude e con tette generosamente al vento, non è la presenza di qualche nerd più puzzone del solito...
      E' IL NON AVER PORTATO A TERMINE LA MISSIONE DI AZZERARE LA RISERVA DI TRAMEZZINI DI REGINA DI TOKEN.
      Indosserò il cilicio fino alla prossima Play come autopunizione e mangerò solo la crosta del pane duro di una settimana per meditare sul mio peccato di non aver degnamente trangugiato tutta quella sofficiezza benedetta.

      Scusate se non sono stato il maestro-molazza che vi ha sempre guidato a dare il massimo al tavolo XD

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    2. Ah ah ah tu me la provochi :P
      E per fortuna che sono andate fuori con le bimbe e alcuni tramezzini li hanno presi loro :D

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  3. Ragazzi, a questo punto ho grande curiosità di sapere quale sia il gioco da 5 euro che è valso l'investimento di Cissinho !!!
    Io ho preso poco perché sono in attesa di tanta roba che a Modena mancava causa ritardi. Ho completato la mia collezione del Progetto di astratti GIPF comprandone gli ultimi 4. Ho preso poi Barony ed Elysium da pulciaro alla Asmodee solo perché stavano a prezzo stracciato.
    Avrei voluto provare Terraforming Mars ma non c'è stato modo. Lo comprerò a scatola chiusa tanto non ho trovato nessuno che dica che e` brutto. Piaciuti così così sia Century (che comprerò comunque per la famiglia) e Fields of Green. Mi sono ammazzato (tagliato direste voi) con Magic Maze che per me rimane la rivelazione del Play 2017.

    Per il resto lo scopo ludico del viaggio era ritirare tanta roba comprata da tempo.

    Qualcuno di voi ha gia` provato Anachrony?

    Stupendo

    Luca

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    1. Ciao Luca,
      i 5€ li ho spesi anche io da pulciaro da Asterion per Innovation: Echoes, l'espansione di Innovation che presi un paio di Play fa a 10€.

      E' un gioco un po' controverso che o si ama o si odia, molti lo giudicano incontrollabile e pesante per via del dover stare spesso a contare se si ha o meno la maggioranza sulle risorse, eppure a me piace tantissimo e proprio perchè è un gioco pazzo, dove tutto può succedere, specie se si cominciano a pescare le carte delle ultime ere e inoltre, fidati, conoscendo meglio le carte, non è così incontrollabile come sembrerebbe a prima vista :D

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  4. Ho entrambi anche io, sia il base che l'espansione comprata a Modena due anni fa. Ad un prezzo maggiore ma mi sembrava già un'affare. Il gioco lo sempre digerito poco. Uno dei pochi giochi in cui giocando con mia moglie ho sempre perso. Direi l'unico. Non riesco a comprenderlo fino in fondo. L'ho giocato solo 3-4 volte e tutte prima di aver comprato l'espansione a cui non ho ancora tolto il cellophane. C'è stato un momento in cui ho deciso che dai giochi il cellophane lo tolgo solo prima di farci la prima partita. Diventa sempre più verosimile lo scenario, che all'inizio mi sembrava incomprensibile, di vendere giochi mai giocati.

    PS Cosa aggiunge l'espansione?

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  5. L'espansione aggiunge un sacco di roba:
    - Le carte Echo, che sono altri 10 mazzi di pesca (1 per ogni epoca) tutte con dogmi diversi ma più difficili da ottenere perchè si pescano solo se in mano non se ne ha nemmeno una.
    - Le carte Echo hanno delle caratteristiche molto interessanti, perchè alcune hanno al posto delle risorse (alberi, lampadine, etc...) dei punti influenza, mentre altre hanno delle vere e proprie abilità (gli echi) che vengono attivate con l'attivazione del dogma principale della carta e se hai il mazzo scalato, attivando il dogma della carta attiva, si attivano tutti gli echi delle carte di quel mazzo, da qui l'idea dell'eco ... in pratica è come se le innovazioni passate, sebbene superate da altre più moderne, attivano comunque una conoscenza e delle abilità pregresse...
    - 5 nuovi Domini (le carte verdi che si dominano automaticamente al raggiungimento dei requisiti)
    - Una nuova azione che consente di ricercare dei "progetti", mettendo da parte delle carte innovazione (di solito di epoca futura) che potrenno essere giocate gratuitamente nel momento in cui sarà giocata una innovazione almeno di pari livello
    - La possibilità di dominare più volte uno stesso periodo ad un costo doppio in punti influenza
    - Il quinto giocatore

    Insomma tanta roba, ci ho fatto una sola partita, lo devo ancora inquadrare con l'espansione :)

    Se perdi spesso al base, ti do un consiglio: a volte è più importante avere a terra carte di alto livello piuttosto che puntare ad aumentare l'influenza... per cui cerca di utilizzare quei dogmi che ti permettono di pescare, ad esempio, carte di livello +1 (o +2 a volte) rispetto al tuo attuale livello... spesso ti troverai ad avere in gioco Internet e i Computer con l'altro ancora fermo al Medioevo :D

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